Una sonora risata riempì la hall dell'edificio principale del CERN, risuonando fino al piano superiore e attirando l'attenzione del pubblico riunito nel corridoio di fronte al main auditorium per ascoltare la conferenza di un premio nobel e per bere il caffé ed il succo d'arancia offerti dall'organizzazione. Alcune decine di secondi dopo la risata fu raggiunta dalla proprietaria. Si trattava di Irene, una ragazza spagnola che studiava in una prestigiosa università americana.
"Oh, Giovanni, non ti puoi immaginare che giornata terribile ho avuto oggi...", disse all'amico che usciva dal giornalaio con una copia della Tribune de Genève, "my life is a misery!" continuò, ridendo, "ieri sera sono dovuta stare a lavorare fino alle due di notte. In realtà ero già salita sull'autobus quando mi hanno chiamato al cellulare per dirmi che il programma di acquisizione dati non funzionava... il professore mi fa: 'Dobbiamo capire perché tutti i dati che abbiamo preso nelle ultime settimane sono spazzatura. Irene, non è che vuoi unirti a noi in questa interessante sfida?' e così dopo due ore ho capito che la definizione della finestra temporale era sbagliata e non consideravamo il tempo di propagazione del segnale, guardavamo nell'intervallo di tempo sbagliato...". Gli mostrò una figura molto esplicativa:
"Quindi... ti rendi conto... due settimane di presa dati in cui tutti erano così occupati a far funzionare questo maledetto software, che nessuno si è accorto che stavamo misurando solo rumore... Oggi invece ho dovuto sopportare per ore il solito giapponese che mi urlava dietro..."
"Io invece ieri notte ho scoperto un cadavere impiccato ai cavi dei power supply"
"...eh... cosa?"
"È terribile, sembra uno di quei terrorifici romanzi di Dan Brown", commentò Irene alla fine del racconto di Giovanni, "se non fosse vero farebbe quasi ridere da quant'è assurdo"
"No, dai... non potrebbe mai diventare un racconto. E anche se lo diventasse non sarebbe mai un best-seller. Perché mancano degli ingredienti fondamentali: non c'è suspence e, a voler essere realistici, non verrebbe fuori niente di interessante: mica ci si può mettere in un romanzo a descrivere come funziona un rivelatore al silicio o come si fa a spegnere i power supply? E poi manca una storia d'amore, o di sesso, per interessare un po' il lettore medio..."
"Che ne sai, magari si tratta di un delitto passionale..."
"Sì... perché la tizia era stata scoperta a letto con un altro dentro il tunnel di LHC, ma dai..."
"Già a proposito, ma si sa almeno chi era la vittima?"
"No, è proprio questo il mistero. Si sa solo che è una donna, ma è stata sfigurata ed ancora non è stata identificata"
"Vedi che è un mistero appassionante?"
Intanto l'edificio 186 era stato transennato, il tracciatore aveva dovuto essere spento e si prevedeva un ritardo significativo sulla data della prima collisione a CMS...
"Ma non si preoccupi, ispettore" diceva il prof. Garrigs "questo ritardo è solo l'ultimo di una lunga serie. Pensi che qualche mese fa c'è stato un grave inconveniente. Alcuni magneti, che erano stati progettati al Fermilab sono scoppiati e per questo l'entrata in funzione di LHC è stata rimandata ulteriormente. Ma per qualcuno questa è stata una buona notizia: vuol dire che c'è più tempo per mettere a punto alcuni particolari che erano stati trascurati, tipo..."
"Ma, professore, lei ha idea di chi potesse essere la vittima? E ha visto il tatuaggio che è stato marchiato a fuoco sul corpo?"
"No, posso vedere?"
"Certo, io però non ho proprio idea di cosa possano rappresentare queste linee..."
"Ispettore, possiamo senz'altro concludere che l'assassino è un fisico!"
"E perché mai?"
"Perché questo è un diagramma di Feynman!"
"E perché mai?"
"Perché questo è un diagramma di Feynman!"
Ogni somiglianza tra i personaggi descritti nel racconto e persone realmente esistenti è da considerarsi quasi completamente casuale.
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