Come da pioneri si può diventare ritardatari. Quando il 12 febbraio 2001 ho scritto il primo post del mio "Diario per i naviganti" (un'invettiva contro i giornalisti che tentano di occuparsi di argomenti scientifici senza capirci niente), ancora i blog non erano così diffusi come adesso e avevo fatto tutto "a manina" nel mio sito.
Ora il blog ce l'hanno veramente tutti. Siamo sommersi da gente che muore dalla voglia di pubblicare il suo pensiero e di essere letta dal mondo. Quasi come se senza un blog uno non esistesse nemmeno.
Ma la tendenza era questa già anni fa. Come recitava fin dal 1999 il sottotitolo della mio primissimo sito... "sono on line? allora esisto!". E così ora esisto anche nella sterminata blogosfera, e mi affido alle meravigliose nuove tecnologie per avere un vero blog, dove si possono anche lasciare i commenti, ricercare negli articoli e tante altre belle cose.
Prometto anche di aggiornarlo un po' più spesso del diario degli ultimi tempi. Lo scrivo in un diario per i naviganti ma non è una promessa da marinaio. Almeno spero.
Intanto per non iniziare con un blog deserto ho riportato qui gli articoli dell'ultimo anno (che poi sono solo quattro, che scandalo!) a partire dalla ormai leggendaria (?) intervista a me stesso.
Nessun commento:
Posta un commento