"Ho cominciato a scrivere nel marzo '78, mosso da un'idea seminale.
Avevo voglia di avvelenare un monaco."
(Umberto Eco, a proposito de Il nome della rosa)
Avevo voglia di avvelenare un monaco."
(Umberto Eco, a proposito de Il nome della rosa)
"Conosce Twin Peaks, ispettore?"
"Sta parlando del telefilm degli anni '90?"
"Proprio quello. E lo sa qual è la chiave di Twin Peaks?"
"No la prego... non mi sveli chi ha ucciso Laura Palmer!"
"Laura Palmer no... ma forse posso dirle chi ha ucciso Fernanda Pereira. La chiave per capire Twin Peaks sono i doppi. Come le montagne gemelle che danno il nome al villaggio, Laura e la cugina quasi identica, le due metà della medaglia a forma di cuore... e un assassino con una doppia personalità!"
"Per favore non mi dica chi è l'assassino. Ancora non ho finito di vedere la prima serie!"
"L'assassino è lei, ispettore. Non di Laura Palmer, naturalmente. Della signora Pereira. Voglio dire non precisamente Laurent Varrin, ma una sua doppia personalità. Come ad ogni particella di materia corrisponde un'altra identica ma di carica opposta, anche lei ha un suo doppio. Una sorta di anti-Varrin. Era lui che poco fa cercava di disseminare prove schiaccianti contro questo povero ragazzo innocente. Il suo ego oscilla come un neutrino tra le due personalità e il vero Varrin si è ritrovato a indagare su un delitto commesso da lui stesso!"
"Sta scherzando...", cominciò Varrin, ma in quel momento qualcos'altro prese il controllo del suo corpo e gli fece contrarre la bocca in un'orribile smorfia. L'anti-Varrin non pensò certo a presentarsi, ma dato che per comodità un nome dobbiamo pur darglielo, lo chiameremo Hannibal Higgs.
Hannibal Higgs montò sul furgoncino del CERN e partì a tutta velocità per dirigersi verso l'entrata B. Osservò l'ago del tachimetro, che sfiorava i cento chilometri orari. All'incrocio tra route Einstein e route Pauli svoltò a sinistra a tutta velocità, senza curarsi dello stop. Un altro camioncino stava procedendo in direzione opposta. Lo scontro fu inevitabile. La vettura di Hannibal si ribaltò su un fianco.
"Sta parlando del telefilm degli anni '90?"
"Proprio quello. E lo sa qual è la chiave di Twin Peaks?"
"No la prego... non mi sveli chi ha ucciso Laura Palmer!"
"Laura Palmer no... ma forse posso dirle chi ha ucciso Fernanda Pereira. La chiave per capire Twin Peaks sono i doppi. Come le montagne gemelle che danno il nome al villaggio, Laura e la cugina quasi identica, le due metà della medaglia a forma di cuore... e un assassino con una doppia personalità!"
"Per favore non mi dica chi è l'assassino. Ancora non ho finito di vedere la prima serie!"
"L'assassino è lei, ispettore. Non di Laura Palmer, naturalmente. Della signora Pereira. Voglio dire non precisamente Laurent Varrin, ma una sua doppia personalità. Come ad ogni particella di materia corrisponde un'altra identica ma di carica opposta, anche lei ha un suo doppio. Una sorta di anti-Varrin. Era lui che poco fa cercava di disseminare prove schiaccianti contro questo povero ragazzo innocente. Il suo ego oscilla come un neutrino tra le due personalità e il vero Varrin si è ritrovato a indagare su un delitto commesso da lui stesso!"
"Sta scherzando...", cominciò Varrin, ma in quel momento qualcos'altro prese il controllo del suo corpo e gli fece contrarre la bocca in un'orribile smorfia. L'anti-Varrin non pensò certo a presentarsi, ma dato che per comodità un nome dobbiamo pur darglielo, lo chiameremo Hannibal Higgs.
Hannibal Higgs montò sul furgoncino del CERN e partì a tutta velocità per dirigersi verso l'entrata B. Osservò l'ago del tachimetro, che sfiorava i cento chilometri orari. All'incrocio tra route Einstein e route Pauli svoltò a sinistra a tutta velocità, senza curarsi dello stop. Un altro camioncino stava procedendo in direzione opposta. Lo scontro fu inevitabile. La vettura di Hannibal si ribaltò su un fianco.
Dall'altra macchina scese, spaventatissima, Irene. Nelle situazioni difficili di solito reagiva mettendosi a ridere in maniera incontrollata. A dire il vero le succedeva spesso di mettersi a ridere fragorosamente, e non solo nelle situazioni difficili. "Lo siento, lo siento muchissimo..." riuscì a scusarsi tra le risate, "Je suis désolée... I'm sorry... è che ho preso la patente in America ed ancora con queste marce non..."
Varrin/Hannibal non la degnò di uno sguardo e si allontanò di corsa. Uscito dal CERN, attraversò la strada. Dall'altra parte si trovava l'accesso alla caverna di ATLAS.
Un'inspiegabile irrazionalità spinge i protagonisti di alcuni film americani di serie B a fuggire verso i piani alti dei grattacieli, che immancabilmente diventano teatro di spettacolari inseguimenti e sparatorie. Per lo stesso motivo, il mostro si diresse verso l'ascensore che permetteva l'accesso alla caverna. Cento metri più in basso un imponente rivelatore era (quasi) pronto ad esplorare i segreti più intimi della materia.
Il professor Garrigs, seguito da Konrad Reinhard e colleghi, raggiunse la caverna di ATLAS. La scena che gli si presentò costituiva un serio problema di safety. L'ispettor Varrin, ancora completamente posseduto da Hannibal, si era arrampicato sull'end-cap del rivelatore.
"Si fermi Varrin!" gridò il professore
"L'ho fatto per vendicare tutti quelli che non riuscivano a trovare casa, che aspettavano settimane per avere una risposta da queste maledette agenzie. Ha avuto solo quello che si merita!"
"Ma la colpa è del sistema, non di una singola agente immobiliare..."
L'obiezione del professore non ebbe risposta. Hannibal si buttò nel vuoto, rimbalzò su un impalcatura, trascinò con sé la beam pipe proprio quando l'installazione poteva dirsi completata, e si sfracellò al suolo.
"Non può finire così", disse Giovanni Nepero, "è una storia senza senso."
E forse aveva ragione. Non c'era un senso, ma solo un'idea seminale. La voglia di uccidere un'agente immobiliare ginevrina.
(9 - fine)
Per chi volesse si può anche scaricare il "romanzo" completo in un unico file PDF
Varrin/Hannibal non la degnò di uno sguardo e si allontanò di corsa. Uscito dal CERN, attraversò la strada. Dall'altra parte si trovava l'accesso alla caverna di ATLAS.
Un'inspiegabile irrazionalità spinge i protagonisti di alcuni film americani di serie B a fuggire verso i piani alti dei grattacieli, che immancabilmente diventano teatro di spettacolari inseguimenti e sparatorie. Per lo stesso motivo, il mostro si diresse verso l'ascensore che permetteva l'accesso alla caverna. Cento metri più in basso un imponente rivelatore era (quasi) pronto ad esplorare i segreti più intimi della materia.
Il professor Garrigs, seguito da Konrad Reinhard e colleghi, raggiunse la caverna di ATLAS. La scena che gli si presentò costituiva un serio problema di safety. L'ispettor Varrin, ancora completamente posseduto da Hannibal, si era arrampicato sull'end-cap del rivelatore.
"Si fermi Varrin!" gridò il professore
"L'ho fatto per vendicare tutti quelli che non riuscivano a trovare casa, che aspettavano settimane per avere una risposta da queste maledette agenzie. Ha avuto solo quello che si merita!"
"Ma la colpa è del sistema, non di una singola agente immobiliare..."
L'obiezione del professore non ebbe risposta. Hannibal si buttò nel vuoto, rimbalzò su un impalcatura, trascinò con sé la beam pipe proprio quando l'installazione poteva dirsi completata, e si sfracellò al suolo.
"Non può finire così", disse Giovanni Nepero, "è una storia senza senso."
E forse aveva ragione. Non c'era un senso, ma solo un'idea seminale. La voglia di uccidere un'agente immobiliare ginevrina.
(9 - fine)
Per chi volesse si può anche scaricare il "romanzo" completo in un unico file PDF
6 commenti:
Grande Masetti, letto tutto e apprezzato!
Lorenzo, hai lavorato troppo per DCS ... niente non e' piu lo stesso adesso per te.
Bella, ma forse non è all'altezza di tutto il resto.. Questo suicidio, di quanti anni ha rimandato l'esperimento?
lo ammetto: e' un po' tirata via. Magari un giorno spunterà un finale alternativo :)
Comunque il romanzo è stupendo.
ma dai, il poower and supplies continuaaaaaaa!!!!!!!! dove ero arrivata!! mi sa che lo rileggeró tutto..mi mancava =)
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