14 febbraio 2008

Elogio dell'ellepì

Alcuni album

Per favore non chiamateli "vinili". Sarebbe un po' come chiamare i compact disc "resine termoplastiche". Cosa che magari succederà tra qualche tempo, quando anche questo tipo di supporto digitale sarà soppiantato dagli onnipresenti iPod, lettori mp3, memorie flash portatili, musica in rete e chissà cos'altro...

Chiamiamoli piuttosto ellepì, italianizzazione d'altri tempi per Long Playing, perché suonano a lungo, a differenza dei 45 giri che si esauriscono nel giro di una canzone. Oppure 33 giri, o semplicemente "album", perché l'album è il disco, con quell'ordine delle canzoni, con un "lato A" ed un "lato B".

È piacevolmente anacronistico lasciare da parte il DVD con la raccolta delle discografie complete (che non avrai mai il tempo di ascoltare) e soppesare il vecchio disco, leggere le note di copertina senza bisogno di lenti di ingrandimento, ed infine far partire il giradischi e aspettare il rumore della puntina che scende sui solchi.
E chi se ne frega degli eventuali fruscii, sono piacevoli e armonici, niente a che vedere con il fastidioso e monotono rumore di sottofondo delle musicassette.

Al marché aux puces di Plainpalais, a Ginevra, si trovano, in mezzo a montagne di cianfrusaglie, tantissimi dischi usati a prezzi che vanno dai 3 ai 10 franchi (2-6 euro). Consigliatissimo passarci un sabato mattina.

mercato di Plainpalais

Non ci sono brani da "skippare" velocemente negli LP: troppo complicato spostare la puntina sulla prossima traccia... tanto vale ascoltare anche la canzone che al primo ascolto piaceva meno, per poi scoprire che è la tua preferita... i dischi, quasi più di eMule, permettono di allargare i propri orizzonti musicali.

Ha ragione Ernesto Assante nel suo appello ai discografici: smettete di vendere pezzi di plastica. Il rapporto tra il valore di un LP e quello di un CD è del tutto proporzionale alle rispettive dimensioni.

Rimmel

3 commenti:

Anonimo ha detto...

"[..] È piacevolmente anacronistico lasciare da parte il DVD con la raccolta delle discografie complete (che non avrai mai il tempo di ascoltare) [...]"

Ogni riferimento a cosa o persona e' puramente casuale vero?

Maso ha detto...

ma non ho scritto "il DVD con scritto sopra MP3"

Marco ha detto...

che bello questo post ^_^
quando parlo con qualcuno che è troppo giovane per ricordare gli LP (la scrittura "ellepì" non mi piace proprio, scusa XD) è una delle volte in cui sono tanto contento a sentirmi vecchio ;-)
se mi prenderanno al CERN (seseseeeeeeeee) farò di certo un salto al "marché aux puces" ... per ora mi accontento dei mercatini delle pulci nostrani ;-)

Ottima l'osservazione secondo cui con gli LP non è frequente saltare i brani; ma per quanti appelli possa fare Assante, penso che ormai siamo talmente abituati all'ascolto "personale" della musica - abitudine che non è venuta con gli ipod, ma ancora con i walkman - che il giradischi, tranne rarissimi casi, è solo un elegante soprammobile.